Quando il ciel basso e grave pesa come un coperchio
sull’anima che geme, da lunghi tedi oppressa,
e colma l’orizzonte, abbracciandone il cerchio,
d’un lume bigio, triste più della notte stessa;
quando si fa la terra un chiuso umido speco
dove va la Speranza, sbattendo negli assiti
con l’ali sue ritrose di pipistrello cieco,
o picchiando la testa contro i tetti marciti;